L’adolescenza è una fase importante quanto critica del processo di crescita di un individuo.
In questo periodo, compreso tra gli 11 e i 18 anni, i giovani acquisiscono una nuova scala di valori, appresi, in particolare, nella relazione con il gruppo dei pari; questa è la fase di conflitto e di scontro con i genitori, che spinge il ragazzo a mettere alla prova i confini del proprio sé ed a infrangere i limiti imposti dalle regole di comportamento, dalle leggi e dalla società. Il gruppo dei pari svolge una funzione di fondamentale importanza per l’adolescente, in quanto comprende in sé la vita sociale, affettiva e lo scambio di pensieri e opinioni; la relazione con il gruppo può quindi essere considerata non solo come un’opportunità, ma anche come un rischio. Inoltre, durante la fase dell’adolescenza, i ragazzi hanno spesso poco rispetto delle regole e delle persone e sono attratti dal pericolo; la mancanza di rispetto nei confronti delle persone è molto grave, in quanto spesso può sfociare in violenza. Tutto questo può portare a diverse forme di disagio giovanile.
La vicenda di Cremona, pone un accento su quanto detto fino ad ora. Una baby gang composta da circa trenta ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni, ha preso di mira giovanissimi, attraverso atti di danneggiamento, vandalismo, atti persecutori, risse, lesione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il gruppo, dopo aver commesso tali atti, pubblicava sulla loro pagina Instagram i video di ciò che avevano commesso.
Tali atteggiamenti sono stati giustificati dai ragazzi come azioni per divertirsi, per sfuggire alla noia e la pubblicazione dei loro video sui social è una chiara ricerca di attenzioni.
Queste azioni, spesso scaturiscono da conflitti interiori, nei quali il giovane avverte paura, ansia, preoccupazione; il ragazzo potrebbe affermare di sentirsi solo, incompreso e fragile. Se le risposte provenienti dall’esterno sono un sovraccarico di tutti questi aspetti, un adolescente potrebbe correre dei rischi e comportarsi in modo deviante. Proprio per questo, l’ascolto e il dialogo sono fondamentali in questa fase della vita; l’adolescente ha bisogno di sentire che non è solo, che ci sono persone disposte ad ascoltarlo ed aiutarlo. Il Progetto Fair Play si occupa di sensibilizzare e prevenire varie tipologie di fenomeni, tra cui il disagio giovanile, puntando l’attenzione, durante gli incontri svolti all’interno delle scuole, sull’ascolto e sul dialogo.