La neurologa e criminologa, Giovanna Bellini, ha voluto analizzare un aspetto che potremmo definire “di nicchia” della violenza sulle donne: la misoginia femminile.
Il termine misoginia deriva dal greco μισέω misèō, "odiare" e γυνή gynḕ, "donna" quindi odiare le donne per la sola colpa di essere tali appunto.
Uno spazio dove questo fenomeno risulta essere molto evidente è proprio il web. In particolare i social network, dove dalle ricerche risultano essere più le donne a manifestare commenti e critiche contro individui del loro stesso sesso, che soggetti di genere maschile, spaziando su vari temi, dall’aspetto fisico al lavoro. Soprattutto attraverso Twitter si diffonde e si alimenta la misoginia. Una recente ricerca sulla misoginia curata da Vox , l’Osservatorio italiano sui diritti, ha rilevato che tweet contro le donne sono i più diffusi.
L’obbiettivo del futuro si dovrebbe basare su altro: non sprecando il tempo per quanto riguarda le critiche in campo lavorativo o familiare da donne nei confronti delle donne, ma collaborando per trovare nuovi spunti di riflessione e continuare a lottare per le pari opportunità.