L’intervento del Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana, Rosanna Pugnalini, ha avuto l’obiettivo di riportare alcuni dati.
Se il diritto costituzionale con gli artt. 3, 37 e 51 sancisce la parità tra i generi nei diritti, nei settori lavorativi e all’interno delle istituzioni la realtà poi appare in maniera differente: le donne nelle istituzioni sono poche e confinate alla base e assottigliate ai vertici. In Parlamento nel 2013 le donne rappresentano il 30%; nelle Regioni i Consiglieri uomini solo l’82% e solo una Regione è governata da un Presidente donna che è l’Umbria mentre in Basilicata non è stata eletta neppure una donna; Nei Comuni le sindache sono soltanto il 13% e nelle ultime amministrative solo 11%.
L’occupazione femminile è al 48,9% (20 punti sotto quella maschile) e i redditi delle donne sono più bassi (nel privato anche del 20%). Anche nell’informazione le donne sono rappresentate poco e male e fanno notizia quasi esclusivamente se vittime di violenza. Per rafforzamento del ruolo sociale, politico ed economico delle donne sono necessarie azioni di: sostegno dell’occupazione femminile e promozione di maggiore presenza in politica e nei luoghi decisionali.
La Regione Toscana in proposito con lo Statuto regionale riconosce importanza alle politiche di genere e dà alla CRPO particolare rilevanza inquadrandola tra gli Istituti di tutela e garanzia. Con la L.R. 59/2007 “ Linee guida contro la violenza di genere”, con la L.R. 16/2009 “ Cittadinanza di genere” ( rimuovere ostacoli per la parità di genere nella vita sociale, culturale ed economica) ed infine emana la Legge elettorale che prevede l’alternanza uomo/donna in lista e doppia preferenza se di genere.
In relazione ai Femminicidi in Toscana dal 2006 al 2016 sono 101 le donne uccise: 56 donne uccise dal partner (55,4%), 13 donne uccise da conoscente (12,9 %), 10 donne uccise dall’ex-partner (9,09%), 11 donne uccise dal figlio (10,9%), 5 donne uccise da cliente (5,0%), 6 donne uccise da persona non identificata (5,9%). Sono in aumento i minori interessati da ‘violenza assistita’ dai 968 del 2014 ai 1298 registrati nel 2016.
Quando si è vittima di violenza di genere chiamare 1522.