NOTA! Questo sito utilizza "Cookie strettamente necessari" e "Cookie di Google Analytics".

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Cookies

I "cookies" sono delle informazioni che vengono trasferite sull'hard disk del computer dell'utente da un sito web.
Non si tratta di programmi, ma di piccoli file di testo che consentono ai siti web di memorizzare le informazioni sulla navigazione effettuata dall'utente e di rendere tali informazioni accessibili nel corso della navigazione sul web ad opera di altri siti che utilizzino questo strumenti.
La maggior parte dei siti web utilizza i cookie poiché fanno parte degli strumenti in grado di migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti. I cookie permettono ai siti web di offrire servizi personalizzati (per esempio, ricordare un accesso, conservare i prodotti nel carrello o mostrare contenuti importanti).
Ci sono diversi tipi di cookie: i cookie temporanei (o cookie di sessione) che si cancellano automaticamente con la chiusura del browser e i cookie permanenti che non vengono cancellati ma restano finché non vengono appositamente cancellati o fino alla data di scadenza definita dal sito stesso.
La maggior parte dei browser accetta i cookie automaticamente; l'utente, tuttavia, può disattivare i cookie dal proprio browser, ma in tal caso occorre ricordare che si potrebbero perdere molte funzioni necessarie per un corretto funzionamento del sito web.
Quanto ai cookies in concreto utilizzati in questo sito, essi sono limitati a quelli normalmente definiti come "Cookie strettamente necessari", in quanto essenziali per la navigazione dell'utente nel sito web e per l'utilizzo delle sue funzionalità come l'accesso ad aree protette del sito e senza i quali i servizi richiesti dall'utente, come fare un acquisto, non possono essere forniti, ed a quelli noti come Targeting Cookie o Cookie di pubblicità, che, diversamente dai primi, vengono utilizzati per inviare annunci mirati all'utente in base ai suoi interessi. Sono anche utilizzati per limitare il numero di volte in cui l'utente visualizza una pubblicità e per valutare l'efficacia della campagna pubblicitaria. I cookie memorizzano il sito web visitato dall'utente e tale informazione viene condivisa con terze parti quali gli inserzionisti.
I browser più comunemente in uso consentono comunque la disabilitazione anche di questo genere di cookies.
Per la disattivazione dei cookie è possibile consultando la guida del proprio browser.
Per maggiori informazioni su Google Analytics puoi consultare: https://www.google.it/intl/it/policies/technologies/types/

Donne meno capaci o mancanza di conoscenze?

Il giorno primo ottobre il CERN (Laboratorio europeo per la fisica delle particelle) si è trovato improvvisamente al centro delle polemiche, il motivo?

La sospensione dall’incarico di un ricercatore che aveva affermato che secondo lui per natura le donne sarebbero meno in grado di occuparsi di materie scientifiche e il ruolo femminile sarebbe rilegato solo all’insegnamento e quegli ambiti concernenti l’area umanistica, affermando inoltre che la fisica “è stata inventata dagli uomini”.
Secondo lo studioso addirittura sarebbe il mondo maschile a subire discriminazioni nel mondo della fisica, declassato a causa della presenza delle donne. Gli esempi riportati a sostegno della sua tesi fanno riferimenti anche ad alcuni benefici che secondo lui in varie città europee sono a favore delle donne nel suo ambito di lavoro. Le sue parole sono state ritenute offensive al punto tale che il ricercatore è stato sospeso da ogni suo incarico.

donne meno capaci
Ironia della sorte vuole che il premio Nobel per la fisica sia stato assegnato ad una donna: Donna Strickland è stata premiata per le sue ricerche e per il contributo che con queste ha portato al progresso.
La posizione assunta dal ricercatore non è nuova, bensì allineata con quella di molti altri soggetti all’interno della società che pensano che le donne siano inadatte ad affrontare le questioni legate alle scienze dure.
I dati degli ultimi rapporti ISTAT ci dimostrano in realtà che le donne impegnate nei settori scientifici sono ancora in un numero esiguo, ma qual è il motivo della prevalenza della presenza maschile? In molti casi le ragioni sono culturali, ancora oggi molti fanno fatica a considerare le donne come lavoratrici di successo e nel caso che loro ottengono qualche promozione in campo lavorativo essa non viene quasi mai attribuita al loro merito.
Attraverso la storia la donna ha subito condizioni di subordinazione nel pubblico e nel privato, fino al 1967 addirittura esclusa dal poter ricoprire cariche all’interno della magistratura perché ritenuta in grado di manipolare gli uomini. 
Per consentire il cambiamento a cui oggi la società sta andando incontro è necessaria una conoscenza e un’educazione al genere che promuova la conoscenza e la diversità, interpretando quest’ultima e non appiattendola. 
In conclusione tornando alla bufera scoppiata a causa dei commenti del ricercatore del Cern, le sue parole possono essere definite offensive perché sono un richiamo alla disuguaglianza quando invece la fiducia nell’umanità sta proprio nel divenire che ha portato gli esseri umani ad essere valorizzati per le loro competenze e conoscenze, indipendentemente dal sesso di appartenenza.