Essere i genitori è un mestiere tra i più complessi, ma anche essere figli non è una cosa semplice. Nella relazione genitore-figlio, come in tutte le relazioni dell’essere umano, l’errore che viene fatto spesso è di non dare peso alla comunicazione.
La comunicazione è fondamentale per la salute sociale delle persone, e quando trascurata diventa davvero pericolosa, poiché non permette all’individuo di sviluppare le capacità per potersi esprimere nel mondo.
La comunicazione fra genitori e figli nel corso della vita può diventare difficile, quando le incomprensioni possono nascere dal fatto che entrambe le parti si sentono incomprese l’una nei confronti dell’altra.
Quando pensiamo alla famiglia oggi non possiamo classificare quella perfetta, che ovviamente non esiste, perché ognuno cresce i propri figli con una sua visione della vita. Tuttavia un genitore attento che ha premura di chiedersi il perché dei cambiamenti di atteggiamento del figlio potrebbe essere utile per prevenire le situazioni di disagio e intervenire laddove è opportuno farlo.
L’interesse nei confronti dei figli solo quando calano il rendimento scolastico da parte di molti genitori è spesso inutile e deleterio e nella maggior parte dei casi non è la soluzione per risolvere i problemi che affliggono il ragazzo.
Il rapporto comincia a funzionare nel momento in cui il genitore comincia a vedere il figlio come un essere autonomo, dotato di propri pensieri o idee ma allo stesso tempo bisognoso di sostegno e di supporto da parte di figure di riferimento.
Quando manca un sostegno il figlio può sentirsi solo e quindi reagire al suo senso di sofferenza in contesti come quello scolastico, dove può manifestare aggressività o comportamenti antisociali.
La vita degli adolescenti è complicata sotto tanti punti di vista, ma un sano dialogo è utile per rendere loro e i genitori più sereni.