Le emozioni, per definizione, sono processi interiori suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. Si accompagnano a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici, comportamenti ‘espressivi’ (postura e movimenti del corpo, emissioni vocali) (Treccani).
La loro funzione è quella di farci adattare all’ambiente e interagire con gli altri. Sono presenti in tutto quello che facciamo, possiamo provare tristezza se il protagonista del film che stiamo guardando fa una brutta fine, noia mentre si ascolta il prof. che parla da dietro lo schermo, gioia nel sapere che stasera si mangerà la pizza, rabbia se un compagno si comporta da prepotente, e così via, potrei continuare con altri infiniti esempi.
Un grande studioso delle emozioni è Paul Ekman, il quale ha scoperto che, in tutto il mondo, tutte le persone hanno delle espressioni facciali innate e che quindi esistono delle emozioni primarie condivise da tutta l’umanità: felicità, disgusto, rabbia, paura, tristezza e sorpresa.
Osservando il viso di chi ci sta di fronte per capire cosa sta provando, anche se attraverso le parole dice di star sentendo un’altra emozione. Dopo aver preso un brutto voto o aver litigato con qualcuno a cui si vuole bene è probabile ci si senta tristi, ma spesso si preferisce provare a mascherare questa emozione dicendo “sto bene”. Se chi vi chiede come state vi sta guardando, potrà notare che le vostre parole non corrispondono al vostro linguaggio non verbale: il tono della voce potrebbe essere tremolante e sul punto di scoppiare a piangere, la vostra espressione potrebbe rimandare alla tristezza (per esempio gli angoli della bocca rivolti verso il basso), quindi sarete traditi dalla vostra comunicazione non verbale.
È stato dimostrato che il 93% della comunicazione è composta dai movimenti del corpo (postura, espressioni facciali) e dall’aspetto vocale (tono, ritmo, volume); perciò le parole ci dicono solo il 7% del messaggio che l’altro ci sta inviando. Da qui si può capire come l’aspetto non verbale sia fondamentale nel capire quello che sta provando e ci sta dicendo chi è di fronte a noi. Quindi la prossima volta che parlate con qualcuno, fate attenzione alle sue espressioni, alla sua voce e alla sua postura, così potrete capire cosa sta sentendo in quel momento!
Tornando al discorso delle emozioni, mi sento di suggerire, a chiunque non l’abbia ancora visto, un film del 2015, “Inside Out”, che a primo impatto può sembrare un semplice cartone animato, ma in realtà ci insegna che tutte le nostre emozioni sono importanti, sia quelle che riteniamo positive (come la gioia) che quelle che erroneamente riteniamo negative (come la rabbia), e che l’equilibro tra queste è fondamentale per il nostro benessere psicologico e fisico.
Parleremo di questo nel WEBINAR GRATUITO con il Dott. Alberto Pellai il 18 novembre ore 18.00.