L’adolescenza rappresenta un periodo della vita cruciale, in cui cambia il modo di vedere e di sentire il mondo, e che porterà il bambino verso un percorso che lo porterà ad essere un adulto.
Il compito fondamentale dell’adolescenza è la definizione della propria identità, un processo che prevede una distanza e una differenziazione dalla famiglia per cercare una propria dimensione autonoma. L’adolescente intensifica l’attaccamento a favore dei rapporti sentimentali e amicali con i pari; l’adolescente, che prima cercava la conferma del proprio senso di identità personale nei rapporti con la famiglia, ora cerca tale conferma nei rapporti con i coetanei. L’adolescenza è quella fase della vita in cui si costruiscono legami di amicizia molto stretti con il gruppo di coetanei, all’interno del quale il rapporto con l’altro rappresenta un fattore fondamentale per la crescita sociale e sentimentale e per la ricerca e la definizione del proprio Io. Il gruppo dei pari diventa dunque uno spazio utile al confronto, all’interno del quale vigono delle regole, che spesso contrastano con quelle provenienti dal mondo degli adulti. Il gruppo risponde a dei bisogni che comprendono desiderio di esperienze nuove e di scoperta e un’attrazione verso ciò che è rischioso. L’appartenenza a un gruppo, nella fase adolescenziale, è quindi importantissima in quanto, per i ragazzi, significa essere accettato e stimato dal gruppo dei pari. Durante l’adolescenza è infatti forte il bisogno di inclusione per distinguersi come individui; i ragazzi hanno bisogno di essere riconosciuti e di essere presi in considerazione, in particolar modo dai coetanei e tale riconoscimento avviene, in primis, quando si fa parte di un gruppo. All’interno del gruppo dei pari è di fondamentale importanza riconoscere, accettare e valorizzare la diversità e originalità di ogni individuo portatore di idee, stili e diversità, che possono accrescere le risorse all’interno del gruppo. Nel momento in cui l’adolescente inizia a definire il proprio Io, incomincia a distanziarsi dalla famiglia mettendo in discussione i valori da essa imposti; il gruppo permette al giovane di sperimentare la propria personalità contestando anche il mondo degli adulti. Dunque, attraverso il gruppo dei pari, l’adolescente può trovare una propria indipendenza e una propria progettualità, arrivando a definire la propria identità. La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha fatto sì che le scuole, i cinema, i pub e tutti i luoghi di aggregazione siano stati chiusi; questo determina dunque l’impossibilità per gli adolescenti di frequentare il proprio gruppo dei pari. Non è infatti stato facile per i più giovani accettare tali restrizioni e, se pur difficile, bisogna spiegare loro che tali direttive mirano a ridurre i contagi e a debellare il coronavirus. Tutti noi dobbiamo modificare le nostre abitudini quotidiane e uscire di casa solo se necessario, affinché si possa tornare, al più presto, alla normalità. Allo stesso tempo, dobbiamo comprendere la difficoltà che, in particolar modo, gli adolescenti stanno attraversando; dobbiamo spronarli a svolgere attività utili per ingannare il tempo e per accrescere le loro abilità.