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Uniti nella distanza

Le infezioni da virus influenzali si diffondono prevalentemente tramite stretto contatto nelle comunità e in assenza di un vaccino per il Covid-19 le misure di distanziamento sociale sono l’unica arma a nostra disposizione per contrastare l’epidemia. Nell'emergenza coronavirus c'è un unico imperativo: diminuire il numero di nuovi contagi.

È dunque evidente che senza un contenimento ed una diminuzione dei contagi la situazione è destinata solo a peggiorare. Ed è proprio per scongiurare questo pericolo che il Governo ha emanato misure restrittive su tutto il suolo nazionale adottando le così dette misure di distanziamento sociale in tutta Italia -come da Decreto ministeriale che estende la "zona rossa" a tutto il territorio nazionale- che consentano di fare "terra bruciata" intorno al virus. Il messaggio è chiaro: meno persone circolano e più il virus troverà difficoltà nel diffondersi. Come nel caso della Cina e della Corea del Sud dove le misure stanno cominciando a dare i loro frutti, la prima da dove tutto è iniziato ha bloccato un’intera provincia, Hubei 60 milioni di abitanti, per arrivare ad oggi ad avere un numero di nuovi contagi sempre in diminuzione; sulla stessa scia c’è anche la Corea del Sud le cui misure restrittive attuate tempestivamente hanno permesso il rallentamento dei contagi. I prossimi giorni per l’Italia saranno decisivi per capire l’effetto delle misure di contenimento nella circoscrizione dei focolai, difatti se i focolai rimarranno isolati e non avverranno nello stesso periodo sarà più semplice gestirli e favorire l’appoggio dalle altre regioni. «Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini ma non abbiamo più tempo: c'è una crescita importante dei contagi e delle persone decedute. Quindi dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia e lo dobbiamo fare subito» le parole del premier Conte non lasciano alcun dubbio sui comportamenti da adottare al fine di evitare una pandemia. Gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di lavoro, di salute, ma comprovati da certificato medico o per “stato di necessità” come dover acquistare farmaci o alimenti introvabili nel proprio comune. In tutti questi casi servirà mostrare una autocertificazione scaricabile dal sito del ministero dell’Interno. Dichiarare il falso farà scattare le sanzioni penali previste per le “dichiarazione non veritiere". Stop alle feste e ai raduni, sono vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Chi abbia sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, è «fortemente raccomandato» di restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi è «assoluto» per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus. Restiamo uniti nel rispetto di tali misure di distanziamento e presto torneremo alla quotidianità che sembra tanto distante, magari apprezzando maggiormente un abbraccio o una stretta di mano.
#covid19 #iorestoacasa #vogliamocibene